Ultimamente io manco mi riconosco
Che allo specchio sono io eppure fisso il mostro
Quello schivo e stronzo a cui fa schifo il mondo
Che vorrebbe fare come dio e dimenticarsi di sto posto
Se non hai niente tranne l'arte, se è un mondo di cori e non vuoi farne parte
Dalle sofferenze riesci solo a trarne altre
Che certe cose non puoi cancellarle
Porti pesi enormi se provi a lasciare ogni cosa alle spalle, quindi guarda
Quel ragazzo vola, quando sfiora il foglio bianco e sopra
Scrive e in ogni quarto cosa e quanto prova
E sa che sta musica lo sta ammazzando ancora, intanto suona
E l'arco di una viola, sta scoccando la sua ora
Io che non cresco e a tratti, ho flash di buio pesto a scatti
Ormai ho perso gli altri, e non esco da qui
Resto in compagnia di queste voci che ora sento urlarmi
Tu parli del malumore, io ne vesto i panni, e penso che
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di, vuoti
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di, vuoti
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di
Non so se sia possibile e non mi frega se si o no
Non mi arrendo finchè non mi prendo ciò che è mio bro
Ormai è da un pezzo che mi sento come su un pendio e so
Che ho ogni frase incisa dentro, no non è solo un periodo
La sente così forte
La sensazione di cadere come in un cratere ogni notte
Lui che vede macerie dove c'è un ponte
Perchè anche due strade parallele sai sono incidenti all'orizzonte
E avevo una speranza vana, ormai non ho più manco quella
Passi falsi pure dentro casa, su ogni mattonella
Sta vita quanto cazzo è strana?, lei quanto è bella
Che se vuole che mi apra, prende una lama e mi accoltella
Io che sputo fumo denso e quarti, con assenzio e Artic
Fino a mescolarmici però non penso basti
Non siamo eroi ne personaggi, resto steso ai margini
Tra chi cerca di impersonarsi qualcun altro per impressionarti
Sai io ho commesso sbagli, molto spesso grandi
Ora li scrivo in ogni verso da anni, fino a ossessionarmi
In compagnia di queste voci che ora sento urlarmi
Tu parli del malumore, io ne vesto i panni, e penso che
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di, vuoti
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di, vuoti
Siamo pieni di, pieni di, vuoti
Così pieni di, pieni di