Ricordo che mi piaceva molto
Ciucciare latte
Dalle tette di mia madre
Ingordo e incurante
Come un vecchio zio
Al buffet di un matrimonio cattolico
Spuntarono
I primi denti
Cominciai a capire
Che alcune cose accadevano
A prescindere da cosa
(Io)
Desiderassi
Piccoli esserini
Dentro di me
Spingevano
Per conquistare il proprio spazio
Furono i miei primi confronti
Con le cellule del mio corpo
Con gli organismi
Ed apparati
Che lo compongono
Tutt'ora mi riesce
Molto difficile
Accettare i capricci
Della più concreta
Tra le mie manifestazioni
Ed assecondarne le necessità
Grazie agli
Standard abitudinari
Riesco a soddisfare
Le pulsioni più frequenti
Ma l'ansia del dover essere qualcosa
Con tutte le sue tentazioni
Permette alla
Mia
Immaginazione
Di manifestarsi come
Oggetto fisico
In un tiro alla fune
Estenuante
Tra ciò che voglio
E ciò che voglio