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5 PM in Civvu Video (MV)




Performed By: Carati Kid
Language: Italian
Length: 4:11
Written by: Andrea Campogiani




Carati Kid - 5 PM in Civvu Lyrics




Chiedimi quanto costa avere sangue freddo
Quando sei in paradiso, ma cerchi l'inferno
E' inutile che chiami: ho il cellulare spento
E' da giorni che dentro c'ho il mare d'inverno
E manco mezzo stronzo che m'abbia avvertito
Che il cuore devi lasciarlo in un'anta del frigo
Fuori ci sta un silenzio che spacca il respiro
'Sto malessere di dosso si stacca se scrivo
Si, fatto male, penso troppo qua, ma tanto vale
Credo sotto ci sia un altro mondo in cui non c'è bisogno, frà, di calcolare
In questo buio mi ci sono perso, non posso far altro che brancolare
Vorrei andare via, ma so che, se non fuggo da me stesso, tutto quanto è uguale
Ho gli occhi pieni di se, i piedi pieni di passi
Non sono più fieri di te, se a un certo punto poi li sorpassi
Sanno tutto già su di me, ma pretendono che li spiazzi
Non rispetto certi cliché perché ho sempre cercato i miei spazi
Dimmi che mai, mai, mai avresti immaginato di trovarne uno così da queste parti, credo
Che sia semplicemente solo un'altra coincidenza sotto questo cielo
Ci han dato un tempo limite per fare il più possibile e me lo ripeto
Prima che tutto scivoli via come gocce d'acqua in fila su di un vetro

4 e mezza, guido in stato d'ebbrezza, con il depliant di un kebabbaro sopra il parabrezza
Supero una minicar mentre metto la terza
Dici che ti sei persa; mi odi e viceversa
Sta pioggia che imperversa sulle nostre teste, siamo solo animali, baby: solamente bestie
Tu sei una stella, e non solo per il corpo celeste, e perché se dici di no sposti l'asse terrestre
Ho come la netta sensazione che tutta la gente che c'ho intorno stia guardando me
Fingiamo di star bene, lasciamo tutto com'è; ho il cuore ad ore, tipo stanza di un brutto motel
E non sono mai stato quello da imitare, ma sempre e solo quello che si deve limitare
Vesto camo pure se non faccio il militare, e non ho il tempo, né la fantasia di litigare
E se capitolo, non basterà voltare pagina: mi toccherà cambiare capitolo
'Sta storia è un filo: riavvolgo il gomitolo
Trovando differenze tra quello che fanno e quello che dicono
E se non riesco, il carcere che ho in testa penserà a tenermi al fresco
Restando cosciente del fatto che, il giorno in cui esco
Sarà quello in cui capirò che più sbaglio e più cresco
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Italian

Chiedimi quanto costa avere sangue freddo
Quando sei in paradiso, ma cerchi l'inferno
E' inutile che chiami: ho il cellulare spento
E' da giorni che dentro c'ho il mare d'inverno
E manco mezzo stronzo che m'abbia avvertito
Che il cuore devi lasciarlo in un'anta del frigo
Fuori ci sta un silenzio che spacca il respiro
'Sto malessere di dosso si stacca se scrivo
Si, fatto male, penso troppo qua, ma tanto vale
Credo sotto ci sia un altro mondo in cui non c'è bisogno, frà, di calcolare
In questo buio mi ci sono perso, non posso far altro che brancolare
Vorrei andare via, ma so che, se non fuggo da me stesso, tutto quanto è uguale
Ho gli occhi pieni di se, i piedi pieni di passi
Non sono più fieri di te, se a un certo punto poi li sorpassi
Sanno tutto già su di me, ma pretendono che li spiazzi
Non rispetto certi cliché perché ho sempre cercato i miei spazi
Dimmi che mai, mai, mai avresti immaginato di trovarne uno così da queste parti, credo
Che sia semplicemente solo un'altra coincidenza sotto questo cielo
Ci han dato un tempo limite per fare il più possibile e me lo ripeto
Prima che tutto scivoli via come gocce d'acqua in fila su di un vetro

4 e mezza, guido in stato d'ebbrezza, con il depliant di un kebabbaro sopra il parabrezza
Supero una minicar mentre metto la terza
Dici che ti sei persa; mi odi e viceversa
Sta pioggia che imperversa sulle nostre teste, siamo solo animali, baby: solamente bestie
Tu sei una stella, e non solo per il corpo celeste, e perché se dici di no sposti l'asse terrestre
Ho come la netta sensazione che tutta la gente che c'ho intorno stia guardando me
Fingiamo di star bene, lasciamo tutto com'è; ho il cuore ad ore, tipo stanza di un brutto motel
E non sono mai stato quello da imitare, ma sempre e solo quello che si deve limitare
Vesto camo pure se non faccio il militare, e non ho il tempo, né la fantasia di litigare
E se capitolo, non basterà voltare pagina: mi toccherà cambiare capitolo
'Sta storia è un filo: riavvolgo il gomitolo
Trovando differenze tra quello che fanno e quello che dicono
E se non riesco, il carcere che ho in testa penserà a tenermi al fresco
Restando cosciente del fatto che, il giorno in cui esco
Sarà quello in cui capirò che più sbaglio e più cresco
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Andrea Campogiani
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid

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