Quanta roba vedo uscire che non riesco ad ascoltare
Una di notte, quando la gente va a dormire
Io che mi adeguo per necessità industriale
Forse il sonno ci aiuterà a non ascoltare
Che ogni pezzo suona sempre come quello prima
O le cagate che sparate per la copertina
Sono cresciuto con la qualità più che quantità
E qua mi sembra di sbagliare io
Leggo nella bio ma non vedo più niente di mio
O mio Dio, burattini buttati all'oblio
Cosa ringrazi, fra calci nel culo tu ancora parli
E scherzi, ma la vita di alcuni non va più avanti
Questa la vostra religione o fazione?
Riempite i locali per fare autodistruzione
Voi rispettate i grandi mentre spingete i deboli
E noi che i brividi viviamo fra gli increduli
Qua la musica non parla, rilassa e dimostra
Che quasi anestetizza, ringrazio la mia strizza
Che come non ci va piano
E ancora mi chiedo perché mi esprimo in italiano
Domu