Capto il vento che si muove
Ne inseguo con il dito la sua umida scia
Sa di terre, terre nuove
Terre d'altrove con cui ho già sinergia
Ora estendo nel mio passo
Ogni paura tramutatasi in virtù
E mi trovo a trarre in salvo
Ciò che prima consideravo
Niente
Capto il vento che si muove
Le mie pulsioni: un vortice di lucida follia
Che mi accende e spegne come
Alimentato da quest'esuberante apatia
Ogni giorno sono un altro
Mi porto in spalla i sogni di chi non c'è più
Vulnerabile e testardo
Ascolto troppo spesso questo
Ventre
Dove si va?
Dove si va di nuovo?
Che un giorno va
L'altro peggiora
Lontano dalla nuova aurora
Disegno le mie ombre
Schiavo delle onde
Capto il vento che si muove
Ne inseguo con il dito la sua umida scia
Il terreno che si erode
Le crepe in cui sotterro tutta la nostalgia
Voglio estendere quel passo
Anche se è intriso di paure e di virtù
Ed imparerò ad accettarlo
Un giorno come?
Sempreverde
Che un giorno va
L'altro peggiora
Lontano dalla nuova aurora
Disegno le mie ombre
Schiavo delle onde