Quando mi hai guardato per la prima volta
Io sono nato in quel momento lì
Riempivo gli spazi delle tue ferite
Tu colmavi il vuoto della anima mia
È semplicemente comprendersi
E perdersi
Per poi confondersi
In questi versi
Incastrati come catene
Mi scorri nelle vene
E non so se mi fai bene
Eppure sento come altalene
In queste notti serene
Di lune piene
Nelle nostre schiene
Quando nulla mi appartiene
Ti porto o non ti porto
Dentro un gelo che non passa mai?
Vorrei vedere il tuo riflesso
Vorrei uno spazio sottile
E concedere tregue agli sbagli
Che sembrano tagli
Sui nostri ritratti
Siamo
Incastrati come catene
Mi scorri nelle vene
E non so se mi fai bene
Eppure sento come altalene
In queste notti serene
Di lune piene
Nelle nostre schiene
Quando nulla mi appartiene
Tranne te
E le tue mani
Con cui ogni paura allontani
Te
E ogni curva del dolore di domani
Che ne sanno gli uragani?
Mi si è aperto il petto
E quando viene sera vorrei solo questo:
Ricomporre il senso del ricordo
Della prima volta che ti ho perso;
Il tuo respiro
Affannato sul mio lato destro
Mi fai sentire al sicuro
Con un solo gesto
Siamo
Incastrati come catene
Mi scorri nelle vene
E non so se mi fai bene;
Incastrati come catene
In queste notti serene
Quando tutto avviene
Nelle nostre schiene
E quando nulla mi appartiene
Tranne te
E le tue mani
Con cui ogni paura allontani
Te
E ogni curva del dolore di domani
Che ne sanno gli uragani
Di te?
E le tue mani
Con cui ogni paura allontani
Te
E ogni curva del dolore di domani
Quindi dai rimani