Alza un po', alza
Ok perfetto
Nell'inconsistenza di una notte amara
Che trascina con se ogni speranza vana
Cerco di evidenziare ogni dettaglio di questa realtà urbana
Figli di una città che è puttana
L'aria nera che ho attorno
Uno stormo di gasolio
Vittorie senza podio
Memorie un pandemonio
Sonnambuli sconfitti, perduti
Cresciuti fra tessuti urbani
Costretti a restare muti
Fra mani
Con ferite che non le ricuci
Insenature dove guidi e non sai dove conduci
Come chi mira al cielo nero ad occhi chiusi
Aspettando che qualcuno ponga loro degli aiuti
O che li sputi
Persi tra alti, giganti
Tra oro e diamanti
Pregando i loro santi
O standosene muti
Mischiandosi con gli altri
Formando tutto ciò che poi li ha resi fottuti
Gocce d'acqua bagnano
Motori che riscaldano
Occhi che si riempiono
Teste che si scaldano
Ragazzi che si amano
E che hai piedi della notte non temono che li sparino
Occhi indiscreti
Ma li vedi
Malintesi
Mai ripresi
Con un pretesto per uscirne illesi
Rinchiusi in qualche bar a bere due bicchieri
Scordandosi di ciò che è stato ieri per rifarlo ancora
Ehi, per rifarlo ancora
(Assolo)