Ho il nodo in gola da stamane
Sembrava diluvio, ora è secca
Eppure ho un peso nel torace che permane
Che invade il mio pensiero e lo tramuta in pecca
I lampi rosa tagliano la prospettiva, mi
Va bene: è ciò che mi offre la vita
Ti avrei dato la mia età e mi sarei presa il male, sto
S'una panchina lungo il mare, sola e intorpidita
Conserverò di te la voglia di lottare, perché è
Nella resistenza che gestisci ogni salita
Migra a te ogni insegnamento, anche se brusco, ogni
Rimprovero, ogni sorriso per ogni riuscita
La testa non l'abbasso perché sono donna, che
Una donna può valere quasi quanto vali tu
E come te non credo al paradiso, credo
In chi ritorna, se non ci sarò tu cercami nel mare blu
Che non lo so per quanto reggo
Continuo a crollare da sola, appena resto nel silenzio
Ho sempre avuto il chiasso dentro, ergo
Scrivo mentre tutto brucia come uno shot di tabasco e assenzio
Io non ci credo all'aldilá
Però stasera guardo il cielo
Mi serve ancora un cavo che mi dica -non è vero- Che
Non sei andata per davvero, non è vero
Ho messo in rima le emozioni per raggiungerti
O per raggiungere l'idea che mi resta di te
Se piangere è così difficile, è difficile anche ammettere
Che hai smesso di soffrire e che non c'è un perché
Hai lasciato un solco coperto di lava
Che ora lava le ferite, come fenice, rinascerai..Ho
Più timore per chi resta e senza te è
Una vena cava che si colma di
Dolore, Ora, che te ne vai
Sgomenti e affranti, di tutto il tempo perso
Ho più ricordi che rimpianti: è questo il senso
Ogni momento custodito, lo attraverso
Tergiverso le emozioni: sono madide di dissenso
L'approvazione, mai servita: sento e faccio
Il guaio è che non sento nulla, sembro ghiaccio
Sarà che in fondo è da una vita che non piaccio
Che quando il gioco si fa duro, non riaggancio
Con i ricordi a susseguirsi - ah
A volte, basterebbe aprirsi - già
La mia custodia invece ormai è anche oltre l'eclissi
Poi non so come, faccio luce ai volti tristi
Io non ci credo all'aldilá
Però stasera guardo il cielo
Mi serve ancora un cavo che mi dica -non è vero-
Che non sei andata per davvero, non è vero
Ogni traguardo raggiunto te l'ho
Dedicato, anche se non mi guardi
Io faccio schifo a giocare, per
I sentimenti, al massimo accarezzo sguardi
Spesso distanti, per questo poi dentro ardi
Ti spegni fuori, disegni su righe
Già scritte, ritagli intrisi di ritardi
È tardi, piove un'altra volta
Tu lo sapevi quanto la pioggia
Da sempre non mi aggrada
Che la fame che tengo a bada, spesso è molta
Ma adesso, mi sembra tutto cada
Il mare è ancora di vedetta, mentre urla, culla
Un po' quest'inquietudine ch'è restata nell'aria
Spengo la fiamma e torno a casa in solitudine, col
Cuore a battiti in riproduzione saltuaria
Io non ci credo all'aldilá e stasera guardo il cielo
Cercavo sollievo, ma è un vuoto troppo grande
Il vento che mi sbatte in faccia, fa da stelo
Cristallizza il sale sulle guance