Vivere le giornate con la foga di voler vivere la prossima
Con la speranza che sia diversa, leggermente più emozionante
O solo per vedere se accade qualcosa di nuovo o inaspettato
La verità è che poi si scopre che sono tutte terribilmente uguali
Identiche in ogni minimo dettaglio
Quasi sovrapponibili
Eh già, tutte fottutamente uguali
Non senti com'è assordante il peso della ripetizione? Tirata fino alla nausea, fino al vomito
Maledetti loop temporali, che incatenano la tua anima al tuo corpo
A sua volta incatenato ad ambienti, modi di fare, abitudini
Situazioni sempre brutalmente uguali
E tu, in balia di tutto questo ti lasci trasportare
Naufragando dolcemente in un mare fatto di precarie certezze
In un mare fatto di fango
Che ti risucchia giù
Lentamente
Poco alla volta
HEY
Three, four