Mario vendemmia il timorasso
Anche se al posto del cuore ora ha un sasso
Mario è arrivato dal mare in tempesta
Per lui il lavoro è come una festa
Mario in realtà si chiamava Abdul
Mario viveva in centro a Kabul
Mario si chiama come Balotelli
Mario non sogna Ferrari e gioielli
Mario vorrebbe un po' ritornare,
Mario vorrebbe tanto restare
Qua
Mario lavora con Sergio in collina
Sergio l'ha accolto nella sua cascina
Portano avanti insieme la sua vigna
Lottano uniti contro la gramigna
Sergio purtroppo non ha avuto figli
Ma passa a Mario tutti i suoi consigli
Sergio non teme più neanche la morte
Perché con Mario si sente più forte
Qua, a fare un vino straniero un po' bianco e un po' nero
Qua, innamorato di una tradizione indigena
Mario è credente e non beve vino
Sergio lo sfotte e gli dà del cretino
Sergio bestemmia bonariamente
Mario lo ascolta e non capisce niente
Mario finisce il suo ramadan
Sergio si ubriaca in un ambaradan
Mario è felice e ringrazia Allah
Sergio non pensa più all'aldilà e sta
Qua, a fare un vino straniero un po' bianco e un po' nero
Qua, innamorato di una tradizione indigena
A fare un vino straniero un po' bianco e un po' nero
Qua, innamorato di una tradizione indigena
Mario si sente un po' piemontese
Sergio ha abbassato le sue difese
Hanno invitato tutti i loro amici
Brindano insieme alle loro radici
Mischiano bianco, rosso e rosè
Sono felici e non sanno perché
Davanti al fuoco non c'è l'uomo nero
Non han paura più dello straniero
Qua, a fare un vino straniero un po' bianco e un po' nero
Qua, innamorato di una tradizione indigena
A fare un vino straniero un po' bianco e un po' nero
Qua, innamorato di una tradizione indigena
Afghan in the wineyard
Afghan in the wineyard
Afghan in the wineyard
Afghan in the wineyard
Afghan in the wineyard
Afghan in the wineyard