Più che una favola breve è una favola vera
Posizione fetale addosso metà abito nero
C'era disordine in una giornata dritta
La vita affidata all'oroscopo della Gazzetta
Caffè calzini volanti pochi picchi di massima
L'altra metà del vestito era sotto la doccia
Non ce la faccio più
Non ce la faccio più
Mi dicevano lascia la borsa trova un lavoro il momento decresce
Ma vallo a spiegare a tutti che son del segno dei Pesci
Innamorato della lentezza se decido di perdermi mi basta una carezza
Fragile di stomaco e se non mi sento all'altezza ci sono i desideri a farmi da corteccia
Ma oggi: non ce la faccio più
Non ce la faccio più
Non so se il male fa rima con successo
Di certo fa rima con denaro sporco
Io volevo solo una via d'uscita
Non volevo svanire cercavo una discesa
Tre passi nella notte si trasformarono in frammenti
In canzoni spezzate dal battere dei denti
Fu in quel momento che apparve la fata Turchina
Aveva un casco in testa ma non c'era il motorino
Comincia cambiando le lenzuola
Continua ascoltando ogni parola
E non dire mai più
Non ce la faccio più
Non ce la faccio più
Bevi un sorso dai
Bevi
(Bevi un sorso di té)
Bevi
(Ma cos'è che posso bere? Ti ho detto)
Bevi
Bevi che ti tira su
Su e su
Su e giù E su E giù
Mi gira la testa gira gira volo
Gira gira volo
Gira gira gira volo
Gira e non ce la faccio più
Non ce la faccio più
Non ce la faccio più
Oggi mi butto giù