Lunedì mattina, stomaco vuoto come il frigorifero
La luce è ancora spenta, l'ambiente soporifero
Dose di cloro mattutina dal lavandino del bagno
Prima volta che apro bocca ed è fetore di stagno
Rientri in camera da letto, fa più caldo di sei gradi
Luce accesa che ti acceca, chiudi gli occhi e quasi cadi
Lunedì, Lunedì mattina
Mentre cerchi senza speranza tra i calzini spaiati
20 e più minuti sono già passati
Entri in cucina con la fame che avanza
Metti su il latte e frughi dentro la dispensa
Prendi la tazza tovaglietta zuccheriera e il cucchiaino
Fai le cose automatico come fossi un manichino
Lunedì, Lunedì mattina
E quando pensi che per ora non ti è andata così male
Busta del mulino bianco aperta ed intanto l'ansia sale
Ti siedi pronto per soddisfare il palato
Biscotti molli che scherzo del fato