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Specchio Rotto Video (MV)




Performed By: Scilla
Length: 3:49
Written by: Leonardo Stefano Di Già
[Correct Info]



Scilla - Specchio Rotto Lyrics




Da quanto spacco sai i muri vengon giù
E quanto siete piccoli visti da quassù
E ciò che è fatto ormai non puoi cambiarlo più
Ora davanti a me a terra ci sei tu

Vedo nei tuoi occhi i segni della disperazione
Nelle tue pupille le ombre di un lontano passato
Cresciuto dentro al baratro dell'eterna delusione
Faccia a faccia con il marmo a furia di essere schiacciato
E quante bugie dette e quante storie false
E tutto questo male che ti lascia una ferita
Pensieri un po' confusi e mille idee sparse
Chiuse dentro a un'illusione senza alcuna via d'uscita
E conti i due di picche che l'amore ti ha lasciato
E tutte le persone pronte a farti soffrire
E tutto insieme vomiti l'odio che hai respirato
Restando imbambolato e non sapendo cosa dire
E con le droghe e l'alcol sempre la stessa storia
Le troppe notti insonne spese a fissare il vuoto
Tra mille allucinazioni e cali di memoria
E ti accorgi presto che la vita non è un gioco
Crescendo per la strada un futuro ancora incerto
Con l'ansia una costante e il rischio di non fare il botto
Vivendo come un uomo abbandonato in mare aperto
Con l'animo in frantumi come uno specchio rotto

Da quanto spacco sai i muri vengon giù
E quanto siete piccoli visti da quassù
E ciò che è fatto ormai non puoi cambiarlo più
Ora davanti a me a terra ci sei tu

E sfrecciando per le strade sentirsi più veloce
Pensando di riuscire a scappare dai fantasmi
Che t'invadono la mente con la loro voce
E inizi a darle retta aspettando che ti plasmi
E quando tocchi il fondo ti accorgi che cos'eri
E' quando te ne accorgi che inizia la risalita
E meno te ne accorgi più perdi amici veri
Ma quando te ne accorgi ricomincia la tua vita
E Amore ha una formula che mette sempre in pratica
Cioè quella di trovarsi per poi dimenticarsi
Crescendo allora scopri a cosa serve matematica
A contare i passi per non fare passi falsi
E da piccolo t'insegnano a lasciare sempre un margine
Studiare, ascoltare come fossi un soldatino
Ma poi ti senti vuoto come il bianco delle pagine
Sei Spugna e sulla nave servi Capitan Uncino (servi Capitan Uncino)
Rischiare senza fare (rischiare senza fare)
Pensare e non parlare
Piatto come un battito alla fine di un rapporto
Con l'animo in frantumi come uno specchio rotto
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Da quanto spacco sai i muri vengon giù
E quanto siete piccoli visti da quassù
E ciò che è fatto ormai non puoi cambiarlo più
Ora davanti a me a terra ci sei tu

Vedo nei tuoi occhi i segni della disperazione
Nelle tue pupille le ombre di un lontano passato
Cresciuto dentro al baratro dell'eterna delusione
Faccia a faccia con il marmo a furia di essere schiacciato
E quante bugie dette e quante storie false
E tutto questo male che ti lascia una ferita
Pensieri un po' confusi e mille idee sparse
Chiuse dentro a un'illusione senza alcuna via d'uscita
E conti i due di picche che l'amore ti ha lasciato
E tutte le persone pronte a farti soffrire
E tutto insieme vomiti l'odio che hai respirato
Restando imbambolato e non sapendo cosa dire
E con le droghe e l'alcol sempre la stessa storia
Le troppe notti insonne spese a fissare il vuoto
Tra mille allucinazioni e cali di memoria
E ti accorgi presto che la vita non è un gioco
Crescendo per la strada un futuro ancora incerto
Con l'ansia una costante e il rischio di non fare il botto
Vivendo come un uomo abbandonato in mare aperto
Con l'animo in frantumi come uno specchio rotto

Da quanto spacco sai i muri vengon giù
E quanto siete piccoli visti da quassù
E ciò che è fatto ormai non puoi cambiarlo più
Ora davanti a me a terra ci sei tu

E sfrecciando per le strade sentirsi più veloce
Pensando di riuscire a scappare dai fantasmi
Che t'invadono la mente con la loro voce
E inizi a darle retta aspettando che ti plasmi
E quando tocchi il fondo ti accorgi che cos'eri
E' quando te ne accorgi che inizia la risalita
E meno te ne accorgi più perdi amici veri
Ma quando te ne accorgi ricomincia la tua vita
E Amore ha una formula che mette sempre in pratica
Cioè quella di trovarsi per poi dimenticarsi
Crescendo allora scopri a cosa serve matematica
A contare i passi per non fare passi falsi
E da piccolo t'insegnano a lasciare sempre un margine
Studiare, ascoltare come fossi un soldatino
Ma poi ti senti vuoto come il bianco delle pagine
Sei Spugna e sulla nave servi Capitan Uncino (servi Capitan Uncino)
Rischiare senza fare (rischiare senza fare)
Pensare e non parlare
Piatto come un battito alla fine di un rapporto
Con l'animo in frantumi come uno specchio rotto
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Leonardo Stefano Di Già
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid

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