Alle otto ero fuori casa
Entravamo alle otto e trenta
Matematica che non mi passa
Il tempo si rallenta
Non legavo con nessuno
Coi compagni ci parlavo a stento
Sul quaderno troppe frasi pochi appunti
Prof cazzo parli che manco ti sento
Voti bassi nelle prove
Più che altro era una protesta
Dieci con la lode ai temi scritti
Però quello è grazie ai mostri che tenevo in testa
Ho sempre avuto l'impressione di far parte di altri mondi
Lontani da qui
Quelli che non ho vissuto ma di cui ho memoria
Ed è strano campare così
Ti senti piccolo al punto che strisci
Cosa ne parlo se non mi capisci
Cose che mi tengo dentro e che a stento trattengo
E non è che stai meglio se pisci
Niente amici immaginari
Solo dei discorsi luminari
Quelli che ho fatto quando ero da solo
Poi ho letto le mie frasi scritte nei vostri diari
Cosa dovresti aspettarti da uno che ha tanto da darti
Ma ragiona a tratti
Non ho paura di stare da solo
Ho paura di fare ciò che fanno gli altri
Essere paragonato poi a chi
Cose che mi hanno insegnato e che mi hanno segnato
Ora volo lontano da qui
Da chi è un problema se è già lunedì
Da chi non sa che qui siamo già tombe
Nomi e cognomi sulle vostre bombe
Tutti che vogliono far le domande
Però alla fine nessuno risponde
Chi mi confonde con gli altri
Ma non ha capito il magone di chi vuole troppo
Tipo col gobbo di Notre Dame
Incoronato ma sempre storpio
Non me li cago te ne sei accorto
Io viso d'angelo un po' più sporco
Siete i più bravi voi siete i migliori
Parlate troppo non vi sopporto
Poi mi hanno chiesto che cosa volessi
E alla fine ho risposto ci penserò
Io sono soltanto quello che so
E quello che so è tutto ciò che ho
E' quello che ho
E' quello che ho
E' quello che ho
E' quello che ho