Non ho mai voluto uscire così tanto come in questi tempi
Soprattutto le domeniche che con il meteo mostrano spiacevoli intenti
E c'ho l'alcol nello stomaco che brontola
Il diavolo sulla spalla che mormora
Sono sveglio da ieri e c'ho la testa che dondola
Il cuore che penzola
Sto tipo appeso a una mensola
Per questo voglio uscire per perdermi di brutto, riprendermi nel tutto
Andare all'Appio Claudio a cammina' sull'acquedotto
Aspettando che si alzi per poi guardare sotto
Con un cannone di fumone che mi anestetizza
E fa vede più cose nella sua fosca chiarezza
Ché come dice Piero ho il cervello che me schizza
A destra e a sinistra
Come 'sta vita sinistra
E qualcosa ne sappiamo, ché tu sei come me
Siamo due mandarini dentro una buccia che splende
Ma dentro fatti a pezzi, presentandoci già pre-tagliati a fette
L'un l'altro
E pare sempre che non devo di altro
Più di quello che dici e quando ridi crolla il cielo
Ed esplode tutto, pure tutto ciò che è etereo
E per la mia sanità, me sa
Era meglio quando non c'eri
Pure se dentro sapevo chi eri
E mi sembra ieri che ti immagino
E che ti cerco in ogni angolo
Dell'intelletto
Te che trasformi in dire un detto
Quando mi guardi verde denso
E m'illumino d'intenso
Vorrei averti sul letto
Accendere l'incenso
Ascoltando le canzoni che me passi tra i messaggi di testo
Mi piego, mi spezzo
D'altronde prima o poi avrei dovuto pagare il prezzo
Di tutto quel bene spietato che ho dato
Di tutto quel male beato che è stato
E forse sei te
Il prezzo più caro che c'è
Sicuro sei te,
Il prezzo più caro per me
Il prezzo più caro che c'è
E che pagherei a te